L’attaccante granata fa il punto della situazione al termine del ritiro. Il goleador è pronto per una grande stagione con il numero 9 sulla schiena
Andrea Belotti è già il bomber principe del Toro. Una conferma, per il “Gallo”, che in questo precampionato ha segnato con molta regolarità, dimostrando di aver da subito beneficiato del passaggio al tridente voluto da Sinisa Mihajlovic. L’attaccante, a un giorno dal termine del ritiro austriaco, fa il punto della situazione in conferenza stampa.
“Soddisfatti? Non bisogna esserlo mai. Bisogna cercare di alzare sempre l’asticella, e conquistare passo dopo passo quello che vogliamo. È un ritiro molto positivo, c’è grande partecipazione da parte di tutti. Siamo tutti a disposzione del mister, e abbiamo cambiato il nostro modo di giocare in base alle sue idee: stiamo lavorando per essere disponibili per dare il massimo“.
“Con i compagni di reparto ci troviamo bene. Ljajic e Iago sono più tecnici, giocano molto con la palla. Martinez e Boyè sono più veloci e forti fisicamente. Possono essere adattati in tutte le posizioni di fascia e possono essere facilmente adattati in base alle loro caratteristiche. Il mister sta provando più soluzioni, infatti“.
“Gerarchie? Giustamente non sono state dette. Le cose possono sempre cambiare. Nel mondo del calcio, in una squadra gli allenatori sono fatti apposta per vedere i giocatori“.
Su Boyè: “Quando arrivai a Torino, io era come se partissi da zero. Ero arrivato a fine ritiro. Lui ha avuto modo di ambientarsi con calma qui, e la presenza di giocatori sudamericani lo ha aiutato. Penso sia un giocatore valido, può fare bene in queto Torino: ha molta qualità“.
Con il tridente Belotti potrà segnare di più? “Io punto sempre a fare il massimo. E a migliorare. Toccherà a me farmi trovare pronto. Obiettivi? Sono sempre stato un po’ cauto a dire una cifra sui gol che potrò fare: devo farmi trovare pronto, spero di farne tanti per me e per il Torino“.
“La mancata convocazione in Nazionale? Io sono molto autocritico, non ho fatto abbastanza per essere chiamato da Conte. Ma questo invoglia a fare molto meglio, per raggiungere questo obiettivo. I Mondiali? È chiaro che ci speri, penso sia il sogno di tutti. Devo meritare quella maglia“.
Quest’anno cambia la prospettiva, Belotti è un leader, non più una sorpresa. “Io sono molto giovane, voglio imparare ancora tanto. La vedo così, non in maniera diversa. Sono comunque tra i più giovani del gruppo: posso ancora crescere molto. Non a caso ho firmato per cinque anni, penso che Torino sia la piazza giusta per me. Io capitano? Ci son tanti nomi. C’è una gerarchia per ora: Vives è il capitano, e fin quando c’è lui, rimane lui. Se poi ci fossero scelte di formazione, vedremo con il mister chi sarà il giusto leader per indossare la fascia“.
Anch’io penso che quest’anno là davanti ci divertiremo ?
Forte, e forte davvero.. Migliorando potrà diventare micidiale sotto porta..
Anno scorso, + o – in questo periodo o forse più avanti, ricordo commenti illeggibili su Belotti……..